lunedì 23 giugno 2008

Heineken Jammin Festival

Tre giorni di sole, musica e birra insieme agli amici dell'AVIS Mestre Marghera e migliaia e migliaia di altri giovani. In quanto disoccupato e nullafacente non mi sono tirato indietro e mi son fatto almeno 10 ore di festival ogni giorno, e sempre sotto palco per i concerti clou! Prima sera con i Linkin Park: grandissimi voci e grande performance di fronte a circa 20.000 spettatori. Dopo di loro poco prima di mezzanotte iniziano a suonare gli storici Sex Pistols, attimi di storia sulle note di Anarchy in UK e God Save the Queen.
Sabato per la prima volta di fronte a VASCO: già sotto palco dalle 10:00 del mattino per aspettare il più grande catalizzatore di folle in Italia. Vasco mi ha regalato sicuramente i momenti più emozionanti della tre giorni. Quando 100.000 persone intonano all'unisono canzoni come "Stupendo", "Sally"o "Siamo soli"... non possono non venire i brividi. Musicisti eccezionali lo accompagnano e vederli all'opera vale sicuramente la fatica e lo sforzo di tante ore sotto il sole.
Si arriva finalmente a Domenica, e ad inaugurare la mia giornata è stata la splendida canzone Mr. Jones dei Counting Crows. Non avevo dato importanza al nome del gruppo, anzi, non sapevo neanche chi avesse scritto e cantato quella splendida canzone. Sentirne le note provenire dal grande palco dell'HJF è stata una gran bella sorpresa.. Non approvo assolutamente la scelta della direzione artistica che li ha relegati alle prime ore del pomeriggio: un gruppo attivo dal '93 con milioni di album venduti sacrificato a favore di gruppi che avran si e no 10 canzoni all'attivo.
Ad ogni modo a seguire gli Stereophonics, altro gruppone con all'attivo la famosissima "Have a Nice Day". Arriva quindi il momento di Alanis Morissette, che personalmente non apprezzo molto, ma che regala qualche piccola grande emozione per la sua voce spettacolare e brani immortali come "Ironic".
E' stato sufficiente la prima nota di "Messagge In a Bottle" e l'ingresso in scena dei Police per far dimenticare agli oltre 25000 spettatori la disfatta della Nazionale di Calcio agli Europei: Sting e i suoi hanno messo in scena uno spettacolo fatto di luci, immagini e grande musica. Nessuno dei grandi classici è stato risparmiato: "I' Can't Stand Losing You", "Roxane", "De Do Do Do, De Da Da Da" e l'intramontabile "Every Breath You Take" solo per citarne alcune.
Un 10 e lode a questi tre giorni, faticosi ma indimenticabili.

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